lunedì 18 luglio 2011

LA DONNA AL VOLANTE

La donna in genere guida malissimo. Così male che l'assicurazione la fa pagare di meno...Guida per portare i figli a scuola, per andare al lavoro, in vacanza, a fare la spesa. Insomma, guida come e spesso più di un uomo. Eppure, certi pregiudizi sono duri a morire...ecco come l'Enciclopedia della Donna spiega le cause psicologiche che rendono l'uomo e la donna diversi al volante:

" (La donna) guida in condizioni psicologiche di inferiorità rispetto agli uomini, perché ha addosso gli occhi malevoli di tutti, pronti a prendere un'espressione di soddisfatto compatimento, nella quale è facilissimo leggere il fatidico invito a dedicarsi alla produzione domestica delle calze (!).
Ma la differenza fondamentale nella guida dell'uomo e della donna sta nel loro diverso atteggiamento psicologico nei riguardi dell'automobile. Per l'uomo, l'automobile è in se stessa assai importante. Essa è l'erede, il ricordo del cavallo: quando egli guida, si sente in arcione a un bianco destriero, chiuso in un'armatura scintillante. mentre sbaraglia tutti i suoi rivali in un affascinante torneo. E il destriero, egli lo conosce a fondo, lo ama, forma con esso quasi un unico corpo: soltanto in tal modo lo può domare, e così vincere, insieme, tutti gli altri cavalieri."

Per fortuna la donna regge meglio alla modernità senza bisogno di surrogati equini...ho l'impressione che l'autore dell'articolo (ovviamente un uomo) abbia qualche frustrazione di troppo, e di sicuro qualche problema con l'alcool (definire il traffico di Torino un affascinante torneo..mah!). Comunque:

"Questo amore ricambiato per la sua macchina, questa gara, queste vittorie, ripagano l'uomo di tutte le delusioni della vita quotidiana, delle angherie subite dal capoufficio o...dalla moglie.
Per la donna, invece, l'automobile è solo un mezzo per spostarsi da un luogo all'altro (vogliamo fargliene una colpa??). Al massimo è un salotto dove conversare con le amiche! Non è mai un fine o una fonte di soddisfazioni. L'automobile, questo strano "coso" che si muove a spostare certe leve e schiacciare certi pedali, interessa la donna soltanto per quanto può esserle utile e non la entusiasma per niente. Ci sono, è vero, le amazzoni: ma quelle sono eccezioni."

Eccezioni che dovrebbero essere la regola, aggiungerei. Giusto per puntualizzare, non ho mai sentito nessuna donna chiamare "coso" un'automobile, e anche se non passano ore a discutere sul funzionamento del motore questo non le rende meno intelligenti..e fate guidare un uomo con un tacco 12, poi ne riparliamo..

domenica 10 luglio 2011

Facciamo la spesa!

Arriviamo, dopo molti post, al fulcro della vita femminile, al compimento della sua esistenza, al non-potrei-proprio-farne-a-meno. Ebbene sì, sto parlando della Spesa, attività cardine della massaia perfetta. 
Scopriamone insieme i segreti...

"Innanzi tutto, è consigliabile fare gli acquisti giorno per giorno? Senza dubbio no. Poiché occorre più di un'ora per volta, considerando anche il tempo che si perde per cambiarsi quando si esce e quando si rientra, possiamo calcolare che una donna dedica ogni anno almeno quattrocento ore all'acquisto dei generi alimentari della famiglia. Se invece riuscirà ad organizzarsi in modo da uscire per la spesa solo un paio di volte alla settimana, pur concedendole ogni volta un'ora e mezzo o due per poter fare provviste più abbondanti, il tempo dedicato a questa incombenza verrà dimezzato.
Abbiamo visto che il lunedì è il giorno di minor affollamento nei negozi, perciò ci conviene uscire per la spesa all'inizio di ogni settimana. Il primo lunedì di ogni mese potrà essere dedicato alle grosse provviste di generi che non si deteriorano. Per tutti gli alimenti che non possono essere conservati a lungo come frutta, verdure, salumi, formaggi molli, uova e carne sarà necessario un frigorifero e naturalmente ci si limiterà a comperare l'occorrente per tre o quattro giorni al massimo."



PROSPETTO DI SPESA MENSILE
Una volta al mese si acquisteranno vino, olio, zucchero, sapone, scatolame, aceto, sale, pasta, riso, farina. Ricordiamoci che gli acquisti all'ingrosso fanno risparmiare.

PROSPETTO DI SPESA SETTIMANALE
Lunedì:
caffè , burro e lardo, formaggi duri per tutta la settimana
verdura e frutta, carne, uova, formaggi molli per tre giorni, 
salumi per il giorno stesso

Giovedì:
pesce per il venerdi (ah, residui di cattolicesimo!)
pollame o carne per la domenica
frutta e verdura e uova per quattro giorni
salumi  per il giorno stesso
formaggi molli per uno-due giorni

sabato 2 luglio 2011

Ebbene signore, i saldi sono iniziati. Stamattina ho visto cose che voi umani non potete neanche immaginare: donne urlanti per un tanga di Tezenis scontato al 50%. Code per i camerini che nemmeno la Salerno-Reggio Calabria il 15 di agosto. Code per pagare altrettanto chilometriche (e le Poste, finalmente, saranno state deserte). Quindi, l'avrete capito, oggi parliamo di moda! Ma non moda qualunque...insomma, la Donna Perfetta non lascia niente al caso, per cui sono lieta di presentarvi un utilissimo capitolo sulle cinture!! Cioè, "sembra inutile, ma non lo è!". Mai sottovalutare il potere di questo piccolo accessorio malefico...Vi siete mai chieste, per esempio, come fare a scegliere una cintura?

in base al momento della giornata!
- per il mattino: sono adatti il vitello classico, il vitello opaco, il cuoio, la rafia, il cinghiale, la iuta
- per il pomeriggio: la vernice, il vitello scamosciato, la gazzella, la pelle glacée (?), la nappa, il canneté (???)
- per la sera: il raso, il lamé, il velluto, e tutti quei tessuti ricamati con paillettes, pietre dure, argento e oro (zoccolame, avanti!)

in base all'accordo con il vestito!
- sull'abito blu: cintura bordeaux, giallo spento o in un tessuto stampato a minuscoli pois, a righe sottili, a disegni cravatta nei colori di questo tipo di tessuto.
- sull'abito grigio: cinture di tutti i colori, anche fantasia, purché non in contrasto con lo stile severo del vestito (altrimenti lui la sgrida...)
- sull'abito rosso: cintura nera, marrone, caffè, blu o verde scurissimo;
-sull'abito verde: cintura di vitello marrone, di vernice nera, di color cuoio;
- sull'abito fantasia: cintura dello stesso tessuto dell'abito o nella tinta predominante della fantasia.

" E ricordate che di solito la cintura non sta bene "isolata" ma preferisce accordarsi nel colore e nel materiale con qualche latro accessorio dell'abbigliamento. Se la sua tinta è classica (bordeaux, nero, blu, marrone) l'aggancio è facile: l'accompagneremo alla borsetta e alle scarpe in tinta."

Ora, lo so che sembra comune buon senso...ma in realtà per qualcuno la lettura di questo capitolo potrebbe addirittura migliorare ulteriormente la qualità della vita!