Seconda parte sullo spinoso problema tacchi. L'Enciclopedia si premura di elencare tutti i tipi di tacchi che una donna può permettersi di indossare (da notare che la categoria suorina e sfiga è ben rappresentata: il che vuol dire che se non siete alte almeno 1,80 rischiate di sembrare un tacchino farcito con il polpaccio di Ronaldo).
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" Non si portano mai tacchi Parigi, tacchi Luigi XIV e tacchi a spillo di primo mattino. Non si portano mai tacchi rellay, all'inglese, a turacciolo o a bottiglia nelle tarde ore del pomeriggio o in quelle serali, in visite importanti o trattenimenti mondani. "
Fonte: Enciclopedia della Donna, ed. Fabbri, Milano, 1963
Oggi, per fortuna, le cose sono cambiate. La donna ha capito che i tacchi, benchè facciano indubbiamente sentire belle e desiderabili, creano uno scompenso nella postura, con danni alle articolazioni e persino alla cervicale. Qui di seguito due esempi di lungimiranza femminile: una scarpa elegante e comoda allo stesso tempo e l'amorevole cura di una madre (nella fattispecie Katie Holmes) che educa la figlia nella difficile arte del tacco assassino fin dalla più tenera età.

Oddio oddio oddio ma la bambina è proprio spaventosa!! Peggio delle comari un po' più sopra con i tacchi a muso di sciacallo!
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